Spesso ci troviamo di fronte a questo interrogativo. Arrivati alla fine di un pranzo o di una cena, e dopo aver già bevuto, a volte, diversi vini in abbinamento ai vari piatti proposti, ci troviamo in difficoltà a creare l’abbinamento adatto all’ultimo piatto: il dolce.

Da sommelier ho sempre pensato che, per apprezzare al meglio un buon dolce, l’abbinamento corretto sia quello con l’acqua.
Questo perché nel dolce abbiamo sempre la presenza di tanta grassezza, aromaticità, dolcezza che tendono ad essere alterate e spesso coperte dalle bevande alcoliche.
L’acqua, al contrario, accompagna il palato ad accogliere al meglio le sensazioni eleganti e avvolgenti di questa portata.

Qui voglio condividere con voi un abbinamento ad un dolce tipico della mia Terra, la Puglia, e nello specifico il Salento.
Sto parlando di sua maestà il Pasticciotto, uno scrigno di pasta frolla preparata con tanto strutto, ripieno di soffice crema pasticcera aromatizzata alla vaniglia. In cottura i bordi esterni tendono un po’ a bruciacchiarsi e caramellarsi creando la famosa reazione di
Maillard.
Al morso risulta fragrante e burroso, la crema pasticcera avvolge completamente il palato, un’intensa nota di vaniglia resta presente per alcuni minuti.

L’abbinamento migliore?  S. PELLEGRINO frizzante, imbottigliata a San Pellegrino Terme (BG) località Ruspino. Un’acqua mediominerale con un residuo fisso di 853 mg/l, medio bicarbonata e leggermente calcica con aggiunta di anidride carbonica.

Il suo perlage mediamente intenso ma non aggressivo, le note dolci e la presenza di leggere note bicarbonate puliscono perfettamente il palato dalla grassezza della pasta frolla ma, al contempo, abbracciano la dolcezza della crema pasticcera vanigliata lasciando il palato ripulito e fresco senza alcun retrogusto prevaricante.

Vi suggerisco di provare l’abbinamento e, sono sicura, ne resterete piacevolmente meravigliati.